
“L’arte è qualcosa che ti fa respirare con un diverso tipo di felicità”. Annie Albers
La passione di Daza Rossi verso ciò che negli anni si è trasformata in professione inizia a prendere forma tra i banchi di un liceo artistico.
Nel periodo in cui frequenta l’anno integrativo, i suoi genitori le chiedono di andare a lavorare e, davanti a questa richiesta, si rende conto che il suo desiderio più grande è quello di poter mantenere viva la manualità acquisita nel percorso di studi.
Parlando con una sua amica, viene a conoscenza che un Restauratore di mobili antichi è in cerca di manodopera non qualificata. Opportunità che coglie al volo dato che questo percorso lavorativo le avrebbe permesso di soddisfare il proposito di mantenere viva la manualità e di relazionarsi con i materiali lignei di antiquariato a lei cari.
Sin dall’inizio del suo apprendistato, Daza comprende di avere una naturale inclinazione verso il restauro dei mobili antichi, decide così di continuare a coltivarla attraverso la pratica, lo studio e l’apprendimento delle tecniche.

Sul finire dell’anno 2001, incontra e inizia a praticare la filosofia Buddista che le permette di fare un lavoro importante su sé stessa, mettendosi alla prova attraverso gli insegnamenti buddisti.
Nel 2002 Daza apre un laboratorio con vetrina in condivisione con un affermato artigiano impagliatore.
Dal 2010 al 2013 decide di frequentare una scuola di qualificazione professionale in tutti i settori della storia dell’arte: Corsi Arte Antiquaria, Moderna e Contemporanea, patrocinata e riconosciuta dal Collegio Lombardo di Milano. Il percorso di studi crea figure professionali che abbiano sia competenze storico-artistiche, sia abilità tecnico-diagnostiche e Daza si diploma come Consulente Tecnico in Specialità su Mobili italiani dal Barocco al Neoclassicismo.
In quel periodo, tuttavia, la crisi nel settore si fa sentire inducendola a trasferire il suo laboratorio Treartes all’interno di un cortile, rinunciando ad avere la visibilità offerta da un locale con vetrina, ormai troppo costoso. Daza, però, riesce a sviluppare nuove collaborazioni lavorative sfruttando con intelligenza l’avvento dei social e le loro opportunità.
Nel 2015 affianca Marco Anello, il suo attuale compagno e collaboratore, per trasferirgli competenze e conoscenze pratiche inerenti al restauro ligneo; col tempo, in aggiunta al restauro di mobili antichi, iniziano insieme a un’amica restauratrice a restaurare alcuni portoni.
Nel 2017 la scuola Corsi Arte organizza una mostra e a questo evento un ex collega di Marco li invita ad assistere a una riunione tra professionisti della BNI Business Networking International, un’organizzazione di business networking che si basa sul givers gain – chi dà riceve.
Nello stesso anno, Daza e Marco, oltre a organizzare delle lezioni di restauro nel proprio laboratorio, intraprendono questo percorso con la BNI proponendosi come restauratori lignei. Attraverso questa organizzazione di passaparola strutturato riescono a sviluppare relazioni di lavoro con privati, architetti, fabbri e amministratori condominiali.
Dopo anni di spazi condivisi con altri professionisti del settore, nel 2018 Daza apre il suo laboratorio Treartes in Corso Lodi a Milano.

Nel 2022 viene contattata sulla piattaforma Linkedin da un agente di commercio del settore condominiale per una collaborazione. Linkedin, come sappiamo, è un servizio web impiegato principalmente nello sviluppo di contatti professionali e nella diffusione di contenuti relativi al mercato del lavoro, e su questa piattaforma Daza era ed è solita postare i suoi lavori di restauro.
Daza non proviene da una famiglia di falegnami, artigiani, o restauratori, la sua passione si è trasformata in professione inizialmente per necessità. È riuscita a costruire la sua professionalità con le proprie forze, giorno dopo giorno, tra alti e bassi, e il motore che le ha permesso e le permette di proseguire in ciò che più ama fare è osservare i propri progressi e risultati.
L’abilità del restauratore è di ridare vita e continuità alla maestria degli artigiani vissuti in epoche passate: quando Daza restaura un mobile antico, un portone, o altro, riesce a immedesimarsi nell’artigiano che ha costruito quell’oggetto, percependo il suo impegno impiegato nel realizzarlo. Si inebria del profumo che sprigiona il legno e adora utilizzare i materiali antichi come la gomma lacca, la colla a caldo e lo stucco.
Daza restaura mobili antichi, portoni, ascensori, boiserie e corrimano in legno soprattutto in Lombardia, ma non sono mancate diverse esperienze di restauro in altre regioni.

Ciò che Daza auspica è di poter continuare a respirare bellezza, dedicandosi al restauro di mobili antichi di pregio, dei portoni dei luoghi di culto e dei bellissimi portoni dei centri storici di tutte le città.
Lucrezia Russo
Photo credit Daza Rossi